buona domenica amiche!
oggi vi voglio raccontare di questa torta,o meglio,crostata.
pensate che questa ricetta e’ della mamma della bis.nonna della Asia,la mia bimba,immaginate quanti anni puo’ avere!
ho chiesto alla nonna-bis Maria di insegnarmela,perche’ ne sentivo sempre parlare,senza capire cosa fosse.
la sua mamma la bergamasca,la preparava sempre alla domenica quando sapeva di avere ospiti nel pomeriggio per una partitina a carte(cosa che per altro la figlia di ormai 83 anni continua a fare tutte le sante domeniche,ma senza torta muta).
poi la nonna Maria la preparava ai suoi nipotini Andrea(il mio),il Diego e la Jessica per la merenda,cosi’ dopo tanto tempo anche io ho sentito parlare di lei…la famosa torta muta.
allora ho chiesto:”Maria,ma perche’ torta muta?”
e lei:2ahhh tesoro,non lo so perche’ mia madre la chiamava cosi’,non so nemmeno se sia il suo vero nome,ma per noi e’ la torta muta!”
ed acco a voi la ricetta:
gr250 farina00
gr 190 margarina (la nonna usa il burro)
gr 100 zucchero
1 uovo
1 cucchiaino di bicarbonato
qualche goccia di limone
3 cucchiai di uvetta ammollata nell’acqua
impastare il tutto
spianare la pasta CON LE MANI e non col mattarello sulla teglia coperta di cartaforno e spolverare generosamente di zucchero semolato.
cuocere poi a 180 gradi per 30 minuti circa in modo che diventi bella dorata e croccantina.
con questo dolcetto partecipo al contest
di mimma
che ci chiede qualcosa di pratico da portare al lavoro per il pranzo;beh,io ho pensato a questo dolcetto,che non appesantisce,non sporca e di facile trasporto!
mimma
Feb 24, 2013 @ 16:37:38
ottima idea!!!! anche il dolce leggero e salubre aiuta a lavorare meglio!!!!inserita!!!!!
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Batù
Feb 24, 2013 @ 16:39:56
bellissimo il racconto e davvero super invitante questa torta!
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Dolcemeringa Ombretta
Feb 24, 2013 @ 17:11:42
E io che pensavo muta perché mentre si gioca a carte non si parla !!! E invece si chiama così e basta !!Però e' una buon dolcetto:)))) ed e' sempre bello conoscere le storie delle bis nonne!!!Un bacione tesoro
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renata
Feb 24, 2013 @ 17:16:49
Muta forse per il silenzio che c'è mentre si gusta a bocca piena!!!!!Deve essere fantastica bella croccante!!!!!! Grazie per questa condivisione tesoroUn grande bacio e buona serata
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La cucina di Esme
Feb 24, 2013 @ 18:07:49
adoro le ricette antiche !però buffo il nome:)baciAlice
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i5mondi
Feb 24, 2013 @ 18:26:18
è una torta muta ma……..con 190 gr di burro per 250 gr di farina parlerannano i fianchi poi!!!bè questa è una di quelle cose che mi piacciono da morire!! bella croccante e anche bella calorica, forse con la margarina un po' meno!!baci
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Ely
Feb 24, 2013 @ 19:22:38
Che bello questo post! Che tenerezza la storia.. secondo me è una torta 'muta' perchè non ci sono parole per descrivere la sua bontà, la sua dolcezza e il suo golosissimo sapore ❤ ❤ Grazie per averla condivisa con noi.. Un abbraccione!
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Daniela
Feb 24, 2013 @ 21:34:40
Mi piace molto l'introduzione a questa torta muta, che fra l'altro mi stuzzica molto, per cui anche se non gioco a carte alla domenica pomeriggio, la preparerò ugualmente :)Grazie alla bis-nonna.
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Anna - Si cucina con mamma
Feb 24, 2013 @ 22:55:45
Che dolce storia, prendo appunti proverò 🙂
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Flavia
Feb 24, 2013 @ 23:40:20
Che belle le ricette di una volta . . . senza troppi fronzoli e genuine 🙂
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la cuoca Cialtrona
Feb 26, 2013 @ 12:41:45
Sono venuta apposta per vedere la tua ricetta! Bellissima, la proverò. PS Muta forse perché non lievitata? Mah, cercherò di documentarmi…
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